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Come fare Fotografia

E se dovessi fotografare delle modelle dilettanti 2.0?

This entry has been published on 1 Febbraio 2010 and may be out of date.
Sara
by Adolfo Trinca - © All Rights Reserved

Tempo fa scrissi un post con alcuni semplici accorgimenti sulle cose da fare per fotografare una modella non professionista (e non solo).

Aggiorno l’argomento proponendo quanto scrive Claudia Rocchini su un post molto interessante del gruppo Flickr Fotografia Reflex.

Ciao Dario e ciao Roberta,

entrambi avete evidenziato uno dei problemi più frequenti, e inevitabili, nell’approccio fotografico quando si scelgono soggetti umani : il blocco emotivo.

Dario ha scritto: Nel fotografare le persone non mi sento proprio a mio agio, non ho la stessa sicurezza che ho nel fare una macro ad un fiore o nel fotografare un panorama. Può dipendere da qualcosa di tecnico o è solo un fattore emotivo? Non so, mi sembra sempre che sulle persone la luce abbia un effetto diverso che sul resto delle cose.

Roberta ha scritto: Le persone . 1. si muovono – 2. si annoiano – 3. non sono modelli che puoi comandare a bacchetta (altrimenti ti picchiano) – 4. non si riconoscono nella foto scattata (e questo per noi è una delusione)

Fermo restando che solo pratica ed esperienza serviranno a farvi sentire più a vostro agio, ci sono alcuni piccoli accorgimenti utili per tentare di superare lo scoglio.

Tecnicamente parlando, per questi primi approcci, consiglio uno zoom medio: aiuta, e tanto, a non farvi sentire bloccati e vi permetterà di cogliere maggiori dettagli. E’ importante, per chi scatta, prendere confidenza con espressioni e posture senza dover andare troppo vicino al soggetto.

Evitate all’inizio foto in posa: il vostro blocco emotivo sarà contagioso e anche se avrete di fronte modelli professionisti, nella migliore delle ipotesi otterrete scatti asettici.
Scegliete dunque un amico o un’amica che non hanno particolari problemi a farsi riprendere, spiegate loro che non vi interessano pose plastiche ma che volete solo spontaneità.
Tentate di entrare in sintonia con il soggetto: la strada più veloce è quella di assuefarlo/a alla vostra presenza, dunque per quanto paradossale sia cominciate con gli scatti a raffica, sdrammatizzando sempre e comunque. Fate in modo che diventi un gioco e passateci una giornata assieme, in esterni ed in interni.

Mostrate ogni tanto il work in progress: sarete voi stessi stupiti di quante sfumature umorali siete riusciti a cogliere. E’ inoltre un passaggio fondamentale perché abituerà il modello/a per caso a prender confidenza con l’immagine di sé che hanno gli altri.

L’amico o l’amica non si riconoscono negli scatti?
No problem: spiegate loro che la visione che si ha di sé non sarà mai quella che restituisce la macchina fotografica, perché è la visione che si ha davanti allo specchio, dunque riflessa.
La macchina fotografica non potrà cogliere quello che si vede in uno specchio, ma metterà in risalto lineamenti o dettagli in modo differente. Potrete dunque far leva su questo aspetto: aiutarli a scoprire come li vedono gli altri.

Scattate mentre chiacchierate, concentrandovi anche sui dettagli delle posture: molte persone si sforzano di adottare una posa seducente o affascinante, arrivando spesso a scimmiottare le pose di modelli professionisti, con effetti a dir poco grotteschi.
Fateli appoggiare a un divano o a un tavolino, è ininfluente, l’importante è riuscire a distrarli dalla convinzione che si devono mettere in posa, e scattate proprio nel momento in cui non badano all’obiettivo.

Man mano che farete pratica non vi preoccuperete più di come sta venendo il lavoro, perché sarete totalmente concentrati nella ri-scoperta del vostro amico/a che, nel frattempo, si sarà completamente dimenticato di chi ha di fronte.
Complicità e sintonia con il soggetto portano a un livello superiore: vi accorgerete che il rapporto non sarà più con voi ma con la vostra fotocamera, perché sarete riusciti a far scattare in lui/lei quel sottile piacere di essere fotografati.

Di adolfo

Nato sulla terra e residente sulle nuvole.

2 risposte su “E se dovessi fotografare delle modelle dilettanti 2.0?”

Sono commosso ed onorato del tuo giudizio e devo dire che l’averti incontrata mi ha fatto piacere, sopratutto per il modo in cui ti relazioni con gli altri…decisa ma mai scontrosa.
Complimenti a te!

Ciao Adolfo, grazie per la segnalazione, e complimenti per il blog, post davvero utili, per tutti, neofiti e non, con un minimo comun denominatore: la ricerca della semplicità.
Complimenti :)

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