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Workflow del fotografo di matrimonio (e non)

This entry has been published on 25 Marzo 2010 and may be out of date.

Ho avuto da Matteo Cuzzola (http://www.matteocuzzola.com/), fotografo matrimonialista e non solo, il permesso di riportare qui un suo post, essattamente questo.

Workflow fotografico del fotografo di matrimonio (e non)

Implementare un workflow fotografico consistente, per un fotografo professionista è una parte importante del lavoro.
Infatti solo organizzando in maniera strutturata tutte le fasi del lavoro si può lavorare in maniera efficiente e sicura.
I parametri di lavoro fondamentali per un fotografo di matrimonio, ma non solo di matrimonio, siano le seguenti:
– efficienza (ottimizzazione di tempo e risorse)
– qualità (risultato finale)
– efficacia (raggiungimento degli obiettivi)
– sicurezza dei dati (backup!)
– downtime minimi (tempi di fermo lavoro)
Una volta compreso come implementare un sistema di backup consistente ed un workflow efficiente si può garantire un prodotto di
grande qualità con alti margini di garanzia.
Il workflow fotografico che rispetta le prerogative di un professionista della fotografia, deve coprire tutte le fasi del lavoro:
– Import dei file
– Catalogazione e rating
– Sviluppo delle immagini
– Export dei file finali
– Pubblicazione/presentazione web
– Stampa
– Backup! Backup! Backup!
La soluzione che ho scelto per il mio workflow ruota tutta intorno al software Abobe Photoshop Lightroom che mi permette di seguire quasi in toto
le fasi di lavoro. Usare un software unico per tutte le fasi del mio lavoro è la chiave che mi da consistenza e razionalità al flusso di lavoro.
Meno tempo devo dedicare alla fasi noiose e routinarie, più tempo posso dedicare alla parte creativa ed alla cura delle immagini che produco per i miei clienti.
A questo punto vediamo nel dettaglio qual’ è il workflow che ho elaborato per gestire un servizio fotografico.
Le risorse a mia disposizione sono le seguenti:
Computer:
[MacBook PRO 17″] – macchina per l’elaborazione delle immagini
HardDisk esterni:
RAID Western Digital (2 hdd fisici da 1TB in mirror)- contiente tutti i file originali ed elaborati
HDD Esterno con backup completo dell’ hardisk del MacBook (TIME MACHINE)
A questo punto come approcciare un servizio di matrimonio ?
Presupposti:
– durante la lavorazione di un servizio tengo una copia dei file RAW sul MacBook e una copia nel RAID, questa scelta mi da l’ elasticità di poter elaborare le immagini in qualunque posto io sia, senza essere legato al RAID.
– non uso un catalogo unico per tutte le mie immagini, sia per ragioni di prestazioni (catalogo grande=catalogo più lento) che per ragioni di sicurezza (avere tutte le informazioni e modifiche in un unico file mi fa venire la pelle d’oca solo a pensarci) ma ho scelto di creare un catalogo per ogni servizio fotografico quindi ho creato un catalogo LR di default (vuoto) con tutte le impostazioni che preferisco, dall’ interfaccia alle impostazioni per l’ export in modo da avere sempre pronto un Catalogo LR preimpostato da cui partire con un nuovo servizio.
A dire il vero la vera esigenza di un catalogo di default sta solo nella configurazione di alcuni plug-in.
Al lavoro:
In una directory WIP (dove metto tutti i “Work in Progress” solo per il tempo di lavorazione) del MacBook copio il catalogo di default e lo rinomino con le indicazioni del servizio es.: Cat_Wedd-X1.cat
Importo con LightRoom nel catalogo i file dalla memory card copiando i file originali in un subfolder di WIP che chiamerò Wedd-X1, e contemporaneamente (lightroom lo permette facilmente) creando una copia dei RAW nel RAID.
A questo punto i miei file originali si trovano in 3 hdd fisici differenti:
– 1 HDD del MacBook
– 2 HDD del RAID
il livello di sicurezza mi sembra già abbastanza buono.
Ma per non saper ne leggere ne scrivere, lancio un backup, incrementale con il software TIME MACHINE (compreso con OS X) in modo da avere le copie del WIP (RAW e Catalog) immediatamente accessibili con un restore.
La particolarità di TIME MACHINE sta nel fatto che memorizza varie versioni dei file, quindi nel caso remoto che il file del catalogo di corrompa, sono sicuro di ridurre al minimo la perdita di lavoro, in quanto potrò accedere a tutte le diverse versioni precedenti del catalogo stesso, questo mi potrà far perdere al massimo l’ ultima ora di elaborazione.
Non male no ?
Riepilogando la situazione delle copie dei file è la seguente:
– MAC\WIP\Wedd-X1: RAW + Catalogo LR
– RAID\Weddings\2010\Wedd-X1: RAW + Catalogo LR
– TIMEMACHINE backup con verioning dei file di MAC HDD
Ora sono tranquillo e posso cominciare a scegliere le foto.
Di solito, in questa prima fase seleziono solo le foto da elaborare e cancello quelle sbagliate, in modo da preparare il successivo lavoro di elaborazione in maniera pulita, lo faccio con LR, naturalmente quindi dopo o durante questa fase devo ricordarmi di innescare TIMEMACHINE per il backup del catalogo.
Poi, una volta elaborate tutte le immagini arriva il momento dell’ export con LR dei file ad alta definizione pronti per la stampa, questa fase non presenta particolari criticità, esporto i file direttamente nel RAID senza consevare copie in quanto avendo il catalogo e gli originali in più copie di backup sono facilmente recuperabili.
Creati il file ad alta risoluzione, preparo la web gallery per il miei clienti, sempre con LR uso il plugin SlideShow PRO che mi permette di pubblicare direttamente su una pagina del mio sito uno slideshow di grande qualità, con la musica di sottofondo e personalizzabile con molti effetti.
Date un’ occhiata al sito http://slideshowpro.net è eccezionale.
A questo punto il lavoro è quasi finito.
Il folder WIP sul MACBook è solo temporaneo e a fine lavoro verrà svuotato, quindi va spostato il catalogo (contenente tutte le modifiche ai file) nel folder corrispondente sul RAID (RAID\Weddings\2010\Wedd-X1).
Lightroom a questo punto non troverà più le immagini, ma basta fare un RELOCATE deo file e dirgli che sono nel path del RAID.
Magicamente tutte le modifiche saranno portare sui file RAW presenti nel disco esterno.
Manca solo il backup finale su DVD come segue:
DVD Backup:
– NEF
– Jpeg ad alta risoluzione
– Jpeg a bassa risoluzione
– Cat_Wedd-X1.cat
Ancora non è finita…
Ogni fotografo di matrimonio che si rispetti ha un ALL THE BEST da mostrare ai suoi clienti, ma come fare se le immagini di ogni matrimonio sono catalogate su diversi cataloghi ?
Ho creato un catalogo dove importo, alla fine di ogni lavoro solo le foto che hanno un rating superiore o uguale a 4 stelle.
Questo catalogo lo tengo nel MacBook in modo da averlo sempre con me, naturalmente in questo caso non copio i file in locale ma lascio che LR li tenga referenziati sul RAID. Per visionarli non è necessario essere connessi al disco esterno, quindi è utilizzabile per le presentazioni quando vado da un cliente.
Ecco, credo che siamo arrivati alla fine, il workflow, una volta metabilizzato è abbastanza semplice, l’importante è posizionare i dati sensibili in più copie su diversi dispositivi fisici (HDD) e in ultimo anche ottici.
La legge di Murphy è sempre in agguato, specialmente per i fotografi di matrimonio!

8 risposte su “Workflow del fotografo di matrimonio (e non)”

Chi accusa altri di essere paranoici del backup e’ perche’ non ne ha mai dovuto usarne uno.
Un backup in piu’ non ha mai ucciso nessuno, Uno di meno puo’ fare moooolto male.

PS
so che l’articolo e’ vecchio, ma e’ sempre un piacere leggere il tuo blog.

Ciao Daniele,
personalmente uso Lightroom con molta soddisfazione ma non conosco Aperture per cui posso solo fare una considerazione,
Apurture lo usi soltanto su Mac Ligthroom no.
Poi prendi anche in considerazione il costo, se non sbaglio Aperture te lo ritrovi gratis sul Mac mentre LR ha il suo costo anche se lo hanno abbassato di molto.
Cosi a pelle io mi butterei su LR, ma ammetto di essere di parte!

Lo so che sto riesumando un post davvero datato, ma ho scoperto solo ora questo bellissimo blog che sto leggendo con moltissimo interesse e vorrei comunque porre la mia domanda:
Premetto che non sono un professionista (e non vorrò mai esserlo) mi diletto con la reflex e al massimo ho fatto qualche servizio per manifestazioni/concerti/photobook per piccole band (più o meno) emergenti, la domanda che volevo porre è la seguente:
Lavorando su sistema Machintosh (MBPro 13″) e volendo approfondire il settore post-produzione che per ora si ferma a: importazione su iphoto dei file JPEG, selezione e modifica (molto soft) degli stessi.
Quale software è il più SEMPLICE e RAPIDO da usare tra Aperture e LightRoom per la gestione di un catalogo che a volte diventa anche corposo (fino a 500 scatti selezionati e da modificare) ipotizzando anche di iniziare a scattare in RAW?
Grazi mille, Daniele

@Simone: paranoico io? be, forse si ma solo perché do molta importanza ai dati dei clienti.
E se ti sembro paranoico io lo deve sembrarti anche Matteo Cuzzola (professionista del settore anche lui) al quale questo particolare metodo appartiene; qui l’ho riportato su sua gentile concessione.
Evidentemente non hai mai avuto guai e/o richieste tipo “mi potresti rifare il DVD con le foto?”, non dovuto per carità…ma sai dopo il matrimonio spesso c’è un battesimo e poi una comunione ecc ecc.
Mi piacerebbe conoscere il tuo metodo di conservazione delle foto perché se non ne hai uno, in amicizia, io starei alla larga ;-)
Oddio in effetti c’è anche chi fa firmare un foglio e cede i “negativi” (di qualsiasi natura essi siano) al cliente, poi son zzi suoi ma a me sembra davvero poco professionale.
Che ne dici?

Sono un professionista del settore, e francamente non comprendo la tua mania del backup :)
Mi sembri un tantino paranoico. in amicizia

Grazie Salvo,
giro volentieri i tuoi complimenti a Matteo Cuzzola che ha condiviso con noi il suo modo di lavorare.
Grazie per aver lasciato un segno del tuo passaggio, fa sempre piacere.

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