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Occhio alla Ginnastica

This entry has been published on 26 Giugno 2010 and may be out of date.

Come avrete capito ho un debole per le donne, specialmente se sono mia moglie e fotografe. Ho un debole per il semplice motivo che mi fiaccano uff.

A parte questo, sapete o dovreste sapere che seguo su facebook il gruppo Fotografe Italiane da quale rubo ogni tanto qualche chicca.

Uno dei motivi per cui seguo il gruppo Fotografe Italiane è la presenza di Claudia RocchiniPaola Casali due doppia FF da paura!

Come? ma che andate a pensare ?!!!!!??? Fotografe e Femmine ecco cosa intendevo dire, scemi!!

Comunque andiamo al sodo (ad avercelo) Claudia ha scritto un’interessante intervento su come fare un po di ginnastica oculare e lenire i fastidi dovuti alla troppa esposizione a monitor ecc ecc (cosi vi spiegate l’immagine in testa al post gh gh gh e fermi con quelle mani!).

Esercizi di rieducazione visiva

Claudia Rocchini No, non è una discussione su previsualizzazione, visione, post visione, allucinazioni eccetera :-)
E’ una cosa che ho trovato durante il mio girovagare in Rete e che sono convinta apprezzerete perché tutte, indistintamente, abbiamo problemi di vista.
Vuoi perché passiamo ore davanti al pc, vuoi perché se non siamo davanti al pc siamo dietro al mirino della fotocamera: mettetela come volete, spesso arriviamo a sera con gli occhi che urlando vendetta.

E allora ecco un decalogo di piccoli e rapidi esercizi, scopiazzato pari pari dal sito dell’INAIL.
Leggendo vi accorgerete che molti degli esercizi suggeriti hanno a che fare anche con tecniche di ripresa fotografica.

1) PALMING
Davanti ad una scrivania, coprite gli occhi con le mani ed appoggiate tutto il peso del capo sui palmi delle mani. Restate così per 2 – 3 minuti respirando tranquillamente. Notate come l’oscurità davanti agli occhi diventa man mano più profonda. Si può terminare visualizzando paesaggi naturali e tranquilli. Fatelo spesso per riposare gli occhi. Ogni volta che dovete aspettare il caricamento di una pagina, invece i fissare ansiosamente lo schermo, fate palming. Quest’esercizio sviluppa un senso di calore sull’organo della vista che ha un effetto benefico favorendo il rilassamento della muscolatura intrinseca ed estrinseca dell’occhio.

2) ALLENAMENTO ALL’ACCOMODAZIONE
Avvicinate ed allontanate dagli occhi una penna (o un qualsiasi oggetto colorato) mentre la osservate. Respirate e battete le palpebre. L’allontanamento e l’avvicinamento alternati di un oggetto determina contrazione e rilassamento del muscolo dell’accomodazione (ciliare) che altrimenti resterebbe contratto nella stessa posizione per troppo tempo causando affaticamento visivo. Inoltre mentre ammiccare con le palpebre facilita la fuoriuscita del film lacrimale che “lubrifica”, disinfetta e nutre la cornea, l’esercizio respiratorio ossigena il sangue e conseguentemente anche l’occhio.

3) SUNNING
Senza occhiali e ad occhi chiusi guardate in direzione del sole per qualche istante. Respirando immaginate davanti a voi una profondità infinita immaginando di assorbire il calore e distribuirlo dentro gli occhi, dietro, e anche verso la nuca. 5 – 10 minuti. Fa molto bene alternarlo con il Palming. Muovete poi gli occhi in grandi cerchi per permettere alla luce di toccare ogni parte della retina.

4) COORDINAZIONE SPAZIALE
Seguite molto lentamente il contorno di un quadro o qualsiasi altro oggetto, come se lo disegnaste con la punta del naso; alternate oggetti vicini e lontani. Quest’esercizio ha una azione selettiva sulla visione stimolando la messa a fuoco per lontano, contrariamente a quello che accade con l’uso del VDT (ndr, VDT=videoterminale) in cui è impiegata esclusivamente la visione per vicino.

5 BLINKING (battere le palpebre)
Fatelo il più spesso possibile; serve a dare movimento, relax, e per inumidire e pulire la cornea e massaggio agli occhi . Il movimento deve essere leggero, come il battito d’ali di una farfalla. Ma all’inizio può anche essere utile alternare un battito leggero ad un vero e proprio strizzare gli occhi.

6) COLPO D’OCCHIO
Gettare uno sguardo rapidissimo su qualcosa. Chiudere gli occhi e osservare che cosa resta dell’immagine. Sviluppare man mano una più precisa memoria visiva delle cose percepite. Acquisire questa capacità rende più semplice il processo di elaborazione neurofisiologica della visione riducendo l’affaticamento.

7) GODERE DELLA VISIONE SFUMATA
Ridurre l’importanza della nitidezza ai casi in cui è assolutamente necessaria. Imparate a privilegiare nella visione, nell’ordine: il movimento, il colore, la forma e lo sfondo. La nitidezza è necessaria in pochissime situazioni (ndr: questa frase magari non prendetela proprio alla lettera ;). Volere ad ogni costo ottenere una elevata nitidezza induce un super-impegno delle strutture oculari impegnate nel fenomeno della “messa a fuoco”.

8) SBADIGLIARE
Sbadigliando ci si rilassa, ci si ossigena e si inumidiscono gli occhi. Fatelo spesso, anche se “non vi viene”. Le lacrime ossigenano, disinfettano e lubrificano la cornea. Inoltre il film lacrimale rappresenta un vero e proprio mezzo diottrico, comportandosi come una vera e propria lente di ingrandimento.

9) VISIONE NUCLEARE
Non cercate di vedere un volto o un oggetto tutto insieme (= fissare). Esploratelo invece, scandagliatelo muovendo rapidamente la visione concentrata da un particolare all’altro. In questo modo si impegnano settori diversi della retina consentendone il recupero funzionale.

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