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Fotografia

siiiiii viaggiare

This entry has been published on 22 Gennaio 2011 and may be out of date.

Prendo spunto da quello che Russ Burden ci racconta nel post apparso su CultorWeb sulla fotografia di viaggio e del come raccontare il posto visitato facendo delle belle foto.

Bisogna andare oltre il riduttivo “io sono stato qui” e poter tornare dalla vostra destinazione con un più soddisfacente “guarda che grandi immagini ho scattato dove sono stato”.

Detto questo Russ ci dà alcune indicazioni preziose sul come preparare ed affrontare il viaggio. Indicazioni che vanno dalla ovvia necessità di un treppiede, sempre che voi vogliate andare oltre il banale, fino al rispetto di regole formali (qui mi trovo meno d’accordo) come la regola dei terzi.

Torno un attimo sul treppiede per dirvi che per il mio imminente viaggio in Libia, ahime non per turismo, non portarò il mio Manfrotto da 8 Kg ne mi svenerò, come vorrebbe Russ, comperando un cavalletto in carbonio ma più semplicemente ho ripiegato sul più economico GorillaPod con testa mobile. Spero sia efficace come promettono (ovviamente vi farò sapere).

Che dire, io aggiungo di non andare impreparati e di leggere oltre i posti da vedere anche chi andrete a conoscere. Sapere con chi avrete a che fare e le abitudini locali è secondo me fondamentale. Quindi mano al posrtafoglio e prendete una bella guida del paese che andrete a visitare. E se avete dubbi, specialmente se andate a visitare paesi come la Libia ad esempio, chiamate senza pensarci l’ambasciata e chiedete a loro quali sono le limitazioni in fatto di fotografia (anche se le attuali guide tengono oramai conto di questa nostra esigenza).

Meglio ancora sarebbe se aveste l’opportunità di un contatto locale che possa portarvi oltre l’ovvio e magari farvi da accompagnatore. Dove non si parla ne l’inglese ne la vostra lingua è sempre meglio poter comunicare con chiarezza.

Per il resto, preparate il vostro zaino fotografico e pensate bene a cosa metterci dentro. Ma quasi quasi per questo faccio un’altro post dedicato, voi cosa mi suggerite?

Di adolfo

Nato sulla terra e residente sulle nuvole.

11 risposte su “siiiiii viaggiare”

era uno scherzo…
da ragazzo abitavo alla Piramide e spostarmi a Centocelle mi sembrò un viaggio incredibile in una terra oscura… :)

@Sergio: grazie del consiglio, cercherò (come sempre) di essere rispettoso e non mi mostrerò interessato, lo sono veramente. Anzi, sono anche riuscire a trovare una guida della Libia e ne sono contento.

@Giorgio: spiegaci ti prego.

Ciao Adolfo,

un anno fa sono stato da solo 12 giorni in Marocco, il più bel viaggio della mia vita. Per un motivo principalmente, ho studiato in due settimane un po’ di arabo.

Questo mi ha permesso di non essere visto come il solito banale turista, ma mi ha letteralmente aperto le porte del rispetto di molte persone.

Il mio consiglio è quello di mostrare interesse per la loro cultura al di là di ogni credo e convinzione morale. Mostrati di mente aperta, e sempre rispettoso. Loro ti accoglieranno a braccia aperte. Te lo garantisco.

@Giorgio: non mi dire cosi che oramai l’ho comperato! Oddio è anche vero che l’ho preso sapendo che l’avrei anche utilizzato, parlo del GorillaPod, sia in studio sia in location per appendere un flash ovunque servisse ^_^
Vado a dare un’occhiata al discount!

sul sito nikon discount ci sono treppiedi che non superano 1400 g. a cento euro testa compresa.
ne ho preso uno di quelli da viaggio che si piegano al contrario che chiusi neanche li vedi. Ci homontato la macchina con il 17/55 f2.8 e l’impugnatura sompreso il flash a slitta e non è collassato!!!
lo consiglio.
certo… il mio Gitzo con le gambe da 35mm. è un’altra cosa però pesa molto di più.

Ma daii, facci un bel reportage quando torni.
Per lo zaino, io mi porto sempre un po di carta stagnola da usare come riflettente quando serve, la pieghi e non occupa spazio. Poi devi valutare tu che obiettivi portare e quanto leggero vorresti viaggiare. Personalmente girerei con un medio ed un grandangolare (mi fa molto gola il tokina1116) ma non avendocelo la mia scelta si fa facile :p
Portati una borraccia e un cappello, io preferisco quelli senza visiera, con le flange morbide (da pescatore, per capirci) cosi’ non mi interferisce quando punto con la fotocamera.

Be, ci vado per lavoro e non so se riuscirò a vedere molto e sopratutto a convivere con i locali. cosa che mi piacerebbe da morire.
L’idea della carta stagnola è carina ma in genere io compro un giornale ed uso quello ^_^
Sul Tokina ci avevo fatto un pensierino ma per quest’anno direi che abbiamo già dato per quanto riguarda le spese fotografiche, Mi accontento del 17-50.
Cappello rigorosamente da Crocodile Dundee originale australiano, anti pioggia e ti assicuro anti caldo.

Be, in effetti è davvero io o meglio Adolfo che va in Libia e che ha comperato il GorillaPod e che sta decidendo cosa portare ^_^

Per un attimo ho pensato che fosse adolfo ad andare in libia, avevo omesso la prefazione :=)

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