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Fotografia

Ecco perché i fotografi professionisti non possono lavorare gratis

This entry has been published on 21 Ottobre 2011 and may be out of date.

Un parere di Tony Wu. Tradotto da Patrizia Corriero www.patriziacorriero.it

Gentile potenziale acquirente di foto,

Se sei stato indirizzato a questa pagina, è probabile che hai richiesto l’utilizzo gratuito o per un minimo compenso di una o più immagini.

Come fotografi professionisti, riceviamo regolarmente richieste di immagini gratuite. In un mondo perfetto, ognuno di noi vorrebbe essere in grado di rispondere in modo positivo e aiutare, in particolar modo, progetti o attività relative a settori come l’istruzione, le questioni sociali, e la conservazione delle risorse naturali. E ‘giusto dire che in molti casi, vorremmo avere il tempo e le risorse per fare di più, per aiutare e non solo inviare delle semplici fotografie.

Purtroppo, visti i numerosi aspetti pratici della vita,non siamo spesso in grado di rispondere, o ancche quando lo facciamo, le nostre risposte sono brevi e non forniscono adeguate spiegazioni in supporto alla nostra risposta.

Le circostanze variano per ogni situazione, ma abbiamo scoperto che ci sono una serie di temi ricorrenti, che abbiamo indicato di seguito, con l’obiettivo di comunicare in modo più chiaro con te, e speriamo di evitare fraintendimenti.

Ti invitiamo a considerare i seguenti punti in modo costruttivo. Noi certamente speriamo che dopo aver avuto la possibilità di leggere questo, saremo in grado di tornare a parlare e stabilire un rapporto reciprocamente vantaggioso di lavoro.

Le fotografie sono il nostro sostentamento
La creazione di immagini convincenti è il nostro modo di guadagnarci da vivere.Se diamo via le nostre immagini gratis, o trascorriamo troppo tempo a rispondere alle richieste di immagini gratis, non sapremmo di che vivere.

Sosteniamo cause nobili con le immagini

La maggior parte di noi contribuisce con fotografie, a volte facendo di più, per sostenere certe cause.In molti casi, possiamo avere partecipato direttamente in progetti che sosteniamo con le immagini, oppure possiamo avere un pre-esistente rapporto personale con le persone chiave coinvolte con nelle cause in questione. In altre parole, ognuno di noi può e deve fornire immagini senza alcun compenso, dietro però un’attenta analisi dei problemi sociali.

Abbiamo vincoli di tempo
Passare da sostenere selettivamente al rispondere positivamente ad ogni richiesta che riceviamo per fotografie gratis, tuttavia, è poco pratico, se non altro per l’enorme quantità di tempo necessario per rispondere alle richieste, scambio di risposte, preparare ed inviare file, e poi il follow-up per scoprire come le nostre immagini sono state utilizzate e quali obiettivi, se del caso, sono stati raggiunti.Ci vuole un sacco di tempo per rispondere alle richieste, e il tempo scarseggia sempre.

Scuse tipo “Non abbiamo soldi ” sono spesso difficili da comprendere
La logica primaria fornita in quasi tutte le richieste di fotografie gratis è il vincolo di bilancio, nel senso che il richiedente dichiara una mancanza di fondi per il pagamento delle fotografie.

Tali richieste provengono spesso da organizzazioni hanno un sacco di denaro a portata di mano, sia che siano aziende quotate, enti pubblici o parastatali, o anche le ONG .Spesso, se date un’occhiata a ad un archivio pubblico o altro documento informativo simile potete vedere che il soggetto interessato ha accesso a ingenti finanziamenti, più che sufficienti per pagare ragionevolmente i fotografi ed ecco perché dovrebbero scegliere di farlo.

A peggiorare le cose, è evidente che troppo spesso, di tutte le parti coinvolte in un progetto o sforzo particolare, i fotografi sono gli unici chiamati a lavorare gratis.Tutti gli altri vengono regolarmente pagati.

Considerando dati come questo, si può forse capire perché spesso ci sentiamo trascurati quando ci viene detto che: “Non abbiamo i soldi.” Tali affermazioni possono avvenire attraverso un cinico stratagemma allo scopo di trarre vantaggio da persone credulone.

Dobbiamo tenere a bada il nostro bilancio

Con alcune eccezioni, la fotografia non è una professione altamente remunerativa. Abbiamo scelto questa strada in gran parte per la passione che abbiamo per la comunicazione visiva, arti visive, e le materie in cui siamo specializzati.

L’aumento sostanziale di fotografie disponibili via Internet negli ultimi anni, assieme ad un budget ridotto di molti compratori di foto, ha comportato che i nostri già scarsi redditi si sono ridotti ancora di più.

Inoltre, essere un fotografo professionista comporta notevoli investimenti in termini di denaro.

La nostra professione richiede, per sua natura, attrezzature costose. Abbiamo bisogno di comprare macchine fotografiche, obiettivi, computer, software, dispositivi di storage e, altri strumenti in maniera regolare. Inoltre le cose si rompono e necessitano di essere riparate. Abbiamo bisogno di archiviare tutti i nostri dati, poiché come un tazza di caffè messa nel posto sbagliato, si potrebbero letteralmente cancellare anni di lavoro. Per tutti noi, gli investimenti in hardware e software essenziali comportano spese di migliaia di euro l’anno, così come abbiamo bisogno di essere costantemente aggiornati sulle nuove tecnologie e best practise.

Inoltre, il viaggio è una grande parte di molte della nostra professione. Spendiamo un sacco di soldi per il trasporto, alloggio e altri costi legati ai viaggi.

E, naturalmente, forse più importante, vi è una somma di denaro da considerare per il tempo e l’esperienza che abbiamo investito per diventare esperti in quello che facciamo, così come i rischi personali che spesso ci assumiamo. Scattare fotografie può richiedere solo il premere il pulsante di scatto della fotocamera, ma la creazione di immagini richiede abilità, esperienza e giudizio.

Così la verità è che, anche se capiamo le esigenze economiche , da un punto di vista pratico, semplicemente non possiamo permetterci di aiutare tutti coloro che chiedono.

Fare “credito” non significa molto
Premessi i vincoli economici,parte integrante delle richieste di immagini gratuite è spesso la promessa di dare “credito” e di “esposizione”,del nostro nome sovrimpresso sulla fotografia,un link, o forse anche una menzione specifica, come una forma di compensazione in sostituzione di remunerazione economica.

Ci sono due grossi problemi con questo.

In primo luogo, ottenere credito non è uguale a ricevere un compenso .Abbiamo fatto, di tutto, per creare le immagini in questione, e quindi la remunerazione economica dovrebbe essere automatica. Non è qualcosa che speriamo una terza parte sarà così gentile da concederci.

In secondo luogo, il credito non paga le bollette.Mentre si spera di averlo chiarito precedentemente, lavoriamo duro per ottenere il denaro necessario da reinvestire nelle nostre apparecchiature fotografiche e per coprire le spese di business correlate.Oltre a questo, abbiamo bisogno di lavorare abbastanza per pagare per beni di prima necessità come cibo, alloggio, trasporti, ecc

In breve, ricevere un credito per l’immagine che abbiamo ideato è un dato di fatto e il credito non sostituisce il pagamento.

“Sei l’unico fotografo irragionevole”

Nel caso in cui abbiamo il tempo di impegnarci con persone ed enti che richiedano foto gratis, il dialogo a volte degenera in una dichiarazione concitata diretta a noi in cui si afferma, in sostanza, che tutti gli altri fotografi, che la persona fisica o giuridica, ha contattato sono ben disposto a fornire fotografie gratuitamente, e che in qualche modo, siamo noi ad essere “irragionevoli”.

Sappiamo che non è vero
Sappiamo anche che nessun fotografo ragionevole e competente sarebbe disposto ad accettare condizioni irragionevoli. Teniamo conto del fatto che alcuni fotografi inesperti o persone a cui capita di possedere macchine fotografiche possano accettare di lavorare gratis, ma come dice un detto popolare: “Ricevi quello per cui hai pagato.”

Le notifiche sono importanti
Un’altra esperienza che ci accomuna è che quando forniamo foto gratis, spesso non riceviamo alcun aggiornamento, commento o qualunque altra forma di riscontro per farci sapere come l’evento o progetto si svolgeranno, quali sono gli obiettivi (se presenti) che sono stati raggiunti, e cosa c’è di buono (se c’è) nelle nostre foto.

Troppo spesso, non abbiamo otteniamo neppure le risposte alle email che inviamo in risposta ai vari riscontri, fino, naturalmente, alla prossima volta che qualcuno vorrà nuovamente fotografie gratis.

In primo luogo,se si accetta di lavorare gratis, si prega di avere la cortesia di darci un riscontro e farci sapere come sono andate le cose. Una vostra considerazione, seppure piccola, ci renderà più disponibili nel fornire ulteriori immagini in futuro.

Riepilogo

Speriamo che i punti sopraesposti possano contribuire a spiegare perché i fotografi in questione, elencati qui di seguito, ti hanno inviato a questo link. Tutti noi siamo professionisti appassionati del nostro lavoro e saremmo lieti di lavorare con voi, in modo tale che entrambi possiamo trarne vantaggi.

Creative Commons License

 

link originale: http://photoprofessionals.wordpress.com/italian/

 

 

 

 

Di adolfo

Nato sulla terra e residente sulle nuvole.

3 risposte su “Ecco perché i fotografi professionisti non possono lavorare gratis”

L’idea, credo, era quella di metterla li come sfogo e diffonderla come poi è stato e fare una sorta di manifesto da attaccare nei vari muri o bacheche se preferite, nulla più ;-)

questa lettera mi sembra di averla già letta in giro.
si fa prima a rispondere di no.

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