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Fotografia

Gocce d’acqua con riflesso dentro qualcosa di bello

This entry has been published on 14 Maggio 2010 and may be out of date.

Il titolo originale è How to put pretty stuff in those drops ed è un’articolo preso da Flickr postato da Steve took it il 26 maggio del 2007, tenetelo presente quando parla della sua attrezzatura. L’ho voluto postare perché è un’argomento affascinate, le foto sono indubbiamente belle e le si possono fare senza essere dei nostri come si potrebbe pensare. E poi è una delle foto che voglio realizzare per il 2010, devo battere Lisa.

Tutorial su come fotografare le Gocce D’acqua

Ovvero come inserire dei bei soggetti all’interno di qualche piccola gocciolina d’acqua.

by Steve Wall

ndr: salto tutta l’introduzione nella quale descrive, il suo amore per le gocce d’acqua, la natura ecc ecc.

Molte persone, dice, credono che queste fotografie siano soltanto frutto di complesse elaborazioni in Photoshop, ma non è cosi.

Le gocce d’acqua si comportano come delle lenti che, come sappiamo, capovolgono l’immagine, come farebbe, provate, il vostro tolto dalla fotocamera, provate :-)

Ci racconta di come il suo stream, davvero interessante, sia il frutto di molto, molto lavoro, di innumerevoli prove ed errori e che la fortuna, cosi come la pazienza, gioca un ruolo molto importante nella realizzazione di questo tipo di fotografia. Pensate che usa una lattina di Diet Coke come cavalletto ah ah ah

Da tutto questo lavoro mi ha portato a focalizzare l’attenzione su alcune semplici ma importanti cose:

1. Focus
2. Focus
3. Composizione
4. Sfondo

1. Focus

No, non è un’errore di battitura; c’è scritto davvero due volte Focus ma c’è una buonissima ragione. Bisogna considerare sia il fuoco sulla goccia in se per se sia sull’oggetto (in questo caso il fiore) contenuto (o meglio visibile) all’interno della goccia. All’inizio mi concetravo soltanto sulla goccia e sulla pianta a cui era attaccata. Mi piace impostare la mia fotocamera su priorità di diaframmi per controllare meglio la profondità di campo. Il trucco è quello di avere abbastanza profondità di campo da mettere ben a fuoco la goccia, la pianta (magari anche qualche goccia vicina) ma lasciare lo sfondo sufficientemente sfocato in modo che non rubi attenzione. Generalmente uso f8 o f10 ma qualche volta uno stop sopra fino a f18, questo se lo sfondo non era cosi invadente da necessitare uno sfocato maggiore. Alla ricerca di una messa a fuoco migliore, preferisco fare un sempre un passettino indietro e poi ricomporre (croppare) la foto in post produzione, piuttosto che scattare alla minima distanza possibile per quella inquadratura.

2. Focus

Come si può vedere nell’esempio sopra, la goccia d’acqua è a fuoco, l’immagine del fiore visto attraverso la goccia è a fuoco ma il fiore vero e proprio non lo è. Questo effetto non è ottenuto regolando le impostazioni o la messa a fuoco sulla fotocamera, ma utilizzando la goccia d’acqua come se fosse una lente a focale fissa. In altre parole, invece di agire sulla fotocamera agisco sull’oggetto che voglio far apparire all’interno della goccia d’acqua. In pratica mi sono semplicemente spostato avanti o indietro fino a quando non ho trovato la nitidezza e la messa a fuoco che volevo. Alcune foto sono più belle con rifrazioni sfocate. Per una maggiore nitidezza ho sperimentato che l’oggetto deve trovarsi 3-4 centimetri dietro la goccia d’acqua. Questo, naturalmente, può variare se si utilizza una lente macro diversa. Assicurati di sperimentare.

ndr: per la cronaca questi sono alcuni degli exif della foto

Camera: Nikon D200
Exposure: 0.017 sec (1/60)
Aperture: f/14
Focal Length: 60 mm
ISO Speed: 200
Exposure Bias: 0/6 EV

Immagino abbia usato, come obiattivo, il 60mm macro della Nikon ma non ho modo di saperlo con certezza.

3. Composizione

Ovviamente le regole per una buona composizione non possono non applicarsi anche a questo tipo di fotografia. Una particolare attenzione sarà data alla Regola dei terzi, alla semplicità, alle geometrie all’interno della cornice, ed a tutti i consueti elementi di composizione. L’importante è che ricordiate, però, che è la forma della goccia ossia la goccia stessa (ndr: la lente organica come la chiama lui) ad influenzare la vostra composizione. Siccome la forma della goccia e sferica (o quasi), piccoli movimenti…sinistra, destra, sopra, sotto…possono creare effetti radicalmente diversi in quello che si vede attraverso la goccia. Ancora una vola, sperimentate.

4. Sfondo

Siccome stai lavorando con la natura, il controllo che hai sullo sfondo è minimo. Devi arrangiarti con quello che hai a disposizione. Come detto prima, proprio per la forma particolare della “lente organica” formata dalla goccia piccolissimi movimenti permettono di ottenere risultati nettamente diversi su quello che si vede all’interno della goccia. Quando ci sono pochi oggetti in scena, si riesce sicuramente ad avere un maggior controllo sullo sfondo. Per esempio, io spesso utilizzo un grande foglio di carta con un alto blu. All’inizio lo usavo per bloccare il vento, poi mi sono accorto che anche nei giorni più brutti si può simulare che ci sia un bellissimo cielo azzurro.

Altre considerazioni

Ogni volta che sono andato a fotografare gocce d’acqua ho imparato qualche cosa di nuovo. C’è sempre qualche cosa di nuovo (fattore) da mettere in considerazione (ndr: questo vale per tutti i tipi di fotografia!). Ho imparato per esempio, che potevo trovare gocce più grosse e belle nei giorni umidi (ndr: un genio!). Ho scoperto che il vento può avere effetti disastrosi sulla messa a fuoco mentre si è in macro. Ho scoperto che abbassare l’esposizione (da – 0.3EV a – 0.7EV) compensa la “lucentezza” della goccia d’acqua impedendo che vi siano zone bruciate. Ma la cosa più importante è che ho dovuto imparare che la lente organica formata dalla goccia presenta le immagini speculari, sarebbe a dire destra a sinistra e sopra sotto (come succede in una camera a foto stenopeico o una grande formato).

Cosi sono diventato una delle poche persone che ama ed aspetta le giornate afose ed umide. Ed anche se adesso il mio agognato obiettivo Nikkor 18-200mm è arrivato, io continuo ad utilizzare per più della metà del tempo il mio macro. Le foto alle gocce d’acqua non sono soltanto reali (ndr: vi ricordate? mota gente pensa che sia photoshop ecc ecc), ma ti spingono a migliorare.

Questo è tutto. Questo è come faccio. E semplice come imparare a muovere pezzi degli scacchi, ed ha anche la stessa complessità di una partita a cacchi. Buona fortuna e pensate piccolo.

Di adolfo

Nato sulla terra e residente sulle nuvole.

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