Da qualche tempo frequento, devo dire con molto soddisfazione, MaxArtis e vi ho postato qualche foto (peccato se ne possano caricare una soltanto al giorno). La cosa bella di MA e che nulla viene mai lasciata li.
Sentite che bella lettura e che lezione ci da Adolfo Fabbri approfittando della mia fotografia.
I presupposti per parlare un po’ di fotografia in modo quantomeno generico, ci sono.
Una fotografia deve raccontare qualcosa, e questo “qualcosa” lo deve decidere l’ autore dello scatto; agli osservatori spetta il compito di chiarire all’ autore stesso, se le sue intenzioni hanno funzionato bene oppure no.
Guardando questa fotografia, mi accorgo che più di un ritratto, si voglia descrivere un ambiente dove gli attori di un teatro, si truccano prima di prendere parte allo spettacolo. La persona accanto la ragazza che si sta truccando davanti un grandissimo specchio, (non ne vediamo la fine…) mi dà la sensazione si trucchi pure lei e che pertanto ci troviamo in un camerino del teatro. Descrivendo un ambiente, una figura umana e l’ azione che svolge, significa fare del reportage, e questo è “forse” quello che Adolfo voleva. (Sottolineo “forse”…)
La correzione che ha apportato la buona Francesca, colloca l’ immagine nella categoria del ritratto puro, dove altri significati prendono piede, ma se ne perdono altri; ad esempio anziché trovarsi in un camerino, (non c’ è più quella percezione…) avrebbe potuto trovarsi nel bagno di casa sua.
Può essere che Il Trinca nostro, non interessasse il ritratto allo stato puro, quando ha scattato.
L’ osservatore è portato (ed è umano!!) a convogliare la struttura di una qualsiasi fotografia degli altri, verso i suoi gusti personali, e talvolta implica il fatto che certe correzioni, sono veramente soluzioni intelligenti, utili all’ autore e a chi va a vederle.
Sicuramente, apportando un taglio si apporta pure un cambiamento del messaggio, se proprio non si tratta di una correzione marginale e di poco conto. (in quest’ ultimo caso, l’ ipotetico miglioramento si rivela utile solo ai fini estetici.)
Lo spazio sul forum dedicato alle immagini modificate dagli utenti, non dobbiamo utilizzarlo esclusivamente per “migliorare” la fotografia di chi l’ ha scattata, perché la riteniamo “sbagliata”; significa soprattutto “implementare” quella fotografia, di nuove idee e accorgimenti diversi che altri possono beneficiarne, utilizzandoli in simili circostanze quando usciranno con la fotocamera. Ecco perché quello spazio sul forum deve essere considerato positivamente; perché fa parte della didattica.
Detto questo, a suffragio che un taglio cambia il massaggio, Francesca ha estrapolato un ritratto puro da una foto di matrice reportagistica, e lo ha fatto pure bene, a mio parere, ma soprattutto ha fatto bene a mostrarcelo.
Anch’ io voglio dare una mia versione, e a conferma di quanto sopra, con un taglio azzardatissimo, sposterò l’ attenzione sull’ azione e non sul soggetto che la espleta. Il soggetto quindi non sarà l’ attrice, (tantomeno il luogo…) bensì il gesto del truccarsi, ovvero “l’ azione”.
Per fare una fotografia all’ azione, ho escluso parti importanti del volto, come gli occhi e il naso, ed ho lasciato solo quelli che servono per descrivere la gestualità.
Ovviamente la foto risulterà essere microscopica perché nata dal taglio estremo di uno scatto che aveva mire diverse dalla mia, ma darà l’ idea di cosa intendo. Per fare seriamente la fotografia che avrei scattato io, occorreva una lente diversa e soprattutto avvicinarsi moltissimo alla ragazza, per poi chiudere adeguatamente il diaframma per una profondità di campo efficace.
Tra un po’ la posto.
Ciao a tutti!L’ altro Adolfo
PS
Ecco la “miniversione” sul forum
http://www.maxartis.it/phpbb_forum/posting.php?mode=quote&p=61704
Fossi in voi farei un giretto da quelle parti.
Intanto ecco un’altra versione della foto, quella che avrei fatto se avessi voluto ritrarre e non raccontare Ilaria.
2 risposte su “Adolfo analizza Adolfo”
@Uccia: grazie mille del passaggio ^_^
Interessante, e sono perfettamente in linea su cio’ che hai scritto…forse è per questo che le persone che conosco fisicamente non apprezzino le mie foto, perche’ mi dicono eh so fiori che ce vo’,invece tutt’altro riscontro lo trovo in chi mi commenta….mi sto leggendo i tuoi post davvero interessanti.
Buona giornata
Uccia.